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Donne e motori

In Auto! | 26 Gennaio 2025
Donne e motori

Le donne e i motori sono due universi molto più vicini di quanto si immagini. Pregiudizi e stereotipi ci presentano le donne come impacciate al volante ed estranee al mondo dei motori. Al contrario, il contributo femminile è stato decisivo fin dalle origini della storia dell’auto. Le donne hanno plasmato l’automobile dandole la forma che conosciamo oggi, anche se molti ancora non lo sanno.

Le donne e la nascita dei motori
La presenza delle donne nella storia dell’auto è costante fin dalle sue origini. A inventare il motore è un uomo, Carl Benz, ma è sua moglie a testarlo e a dimostrare che l’auto può compiere lunghi viaggi. É infatti il 1888 quando Bertha Benz, prima sostenitrice dell’invenzione di suo marito, decide di percorrere 106 km da Mannheim a Pforzheim a bordo della Benz Patent Motorwagen numero 3. La donna dimostra così che il mezzo è adatto a percorrere grandi distanze.

Donne e motori: gli accessori auto
Molti sono gli accessori per le auto inventati dalle donne: riscaldamento, specchietti, tergicristalli. È il 1983 quando Margaret Wilcox brevetta il riscaldamento nelle auto: è merito suo se oggi possiamo viaggiare in macchina con il comfort di avere la temperatura che preferiamo.
Per quanto riguarda i tergicristalli, li dobbiamo a Mary Anderson che durante un viaggio in taxi si rende conto delle difficoltà del conducente nel guidare sotto la pioggia. Inizialmente considerato un vezzo femminile, lo specchietto retrovisore è una proposta di Dorothy Levitt che nel 1906 in un breve trattato consiglia alle donne di usare uno specchietto per controllare cosa accade dietro all’auto. Dopo dieci anni l’invenzione prende piede e oggi le auto non possono circolare senza.
Anche la strada per come la conosciamo è stata plasmata dalla mente femminile. Le linee che delimitano le carreggiate sono infatti proposte per la prima volta da una donna. È il 1917 quando June McCarroll è vittima di un incidente causato da un mezzo pesante che la sbalza fuori strada. La donna propone di dipingere una linea per dividere le corsie. Inizialmente ignorata, promuove con tenacia la sua idea e ora tutte le strade sono delimitate dalle linee bianche che ben conosciamo.




Fonte: www.first-stop.it